mercoledì 1 agosto 2018

Alan Ladd

Alan Ladd


Viso d'angelo, aria un po' timida da farti dolcemente tenerezza, Alan Ladd è sempre stato il mito di mio padre. Quindi, con molta emozione gli dedico questa pagina.


Nato da una famiglia di origini inglesi, in Arkansas, il 3 settembre 1913, Alan Walbridge Ladd Jr è famoso anche per essere suocero della Charlie's angel bionda, Cheryl Ladd.
Nel 1931 cerca di qualificarsi alle Olimpiadi come tuffatore, avendo una buona tendenza sportiva, ma un infortunio lo fa desistere.

Inizia la sua carriera di attore, quindi, con dei polizieschi tipo "La chiave di vetro", accanto ad una dark lady come Veronica Lake.
O "La spia del lago" ambientato quasi interamente sul lago Maggiore.


Considerato con un carattere un po' timido ed introverso, riuscì ad ottenere la popolarità col ruolo del pistolero dal cuore generoso Shane, nel film preferito da mio padre: "Il cavaliere della valle solitaria". Attorno a lui un corollario di nomi come Jean Arthur, Van Eflin e Jack Palance.


Mio padre mi raccontava sempre di aver visto questo western con mio nonno al cinema. E talmente Alan Ladd era diventato il suo eroe che gli aveva scritto, con l'aiuto di un amico che conosceva l'inglese. Cosa però più straordinaria era stato che Alan gli aveva risposto, molto lusingato e contento del suo piccolo fan.


Interpreta un cult come "Il grande Gatsby"
Con Virginia Mayo recita ne "L'amante di ferro" e "Orizzonti lontani". Con Sophia Loren torna in Italia con "Il ragazzo sul delfino". Per poi essere nuovamente accolto nel cinema western in "Le giubbe rosse del Saskatchewan" e più tardi in "Rullo di tamburi" accanto a Charles Bronson e Marisa Pavan.
Dopo un po'il cinema lo dimentica e lui ne soffre considerevolmente. Cade in depressione e finisce imbottito di antidepressivi.
Ci lascia il 29 gennaio del 1964, a 50 anni, nella sua casa di Palm Springs, proprio a causa di quella mistura che doveva tenerlo lontano dalla depressione.


Il dolce Shane era stata la sua fortuna, ma anche un po' la sua condanna, dato che poi era stato molto difficile staccarsi da quel personaggio, per tutti quanti. Ma Alan Ladd rimane un mito per essere stato quel ragazzone timido, dal viso gentile e tenero. Per aver risposto lusingato alla lettera di un bambino oltreoceano, pieno di ammirazione per lui.






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