venerdì 19 giugno 2020

Lana Turner

Lana Turner



È stata la Milady forse più cattiva della versione più bella, per me, de "I tre moschettieri" e la madame Radek più mitica nella versione più avvincente e divertente de "La vedova allegra". Ma da buona o perfida che fosse, Lana Turner sapeva farlo con maestria, aiutata dal suo fascino...un po' "assassino" come è stata definita nell'operetta di Lehar.


Julia Jean Turner nasce a Wallace, Idaho, l'8 febbraio 1921.
Diventa Lana Turner per interpretare una dei personaggi più diabolici della letteratura. Parliamo della crudele Milady de Winter, tuffandoci nel romanzo di cappa e spada di Alexandre Dumas, "I tre moschettieri". Accanto a un mitico Gene Kelly nel ruolo di D'Artagnan, Van Heflin in quello di Athos, Gig Young come Porthos, Angela Lansbury nella regina Anna, June Allyson come Costanza e Vincent Price come il cardinale Richelieu. Tutti eccellenti artisti!



In realtà, tuttavia, il ruolo di Milady è l'unico da vera cattiva che questa bellissima attrice ha interpretato. E dopo aver fatto due classici di cui sono stati fatti dei remake, ossia "Il postino suona sempre due volte", rifatto poi da Jessica Lange e Jack Nicholson. E "Dr Jekyll e mister Hyde".


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Si può dire che d'ora in poi è tutta in ascesa nelle eroine, sebbene un po' con storie travagliate, ma con la giusta etica.
Veniamo ad esempio a "Il bruto e la bella", accanto a Kirk Douglas e Barry Sullivan. Dove Lana impersona una figlia d'arte, che affoga nell'alcol l'oppressione di una figura così di attore controverso come quella del padre. E sulla sua strada incontra questo regista, interpretato da Kirk Douglas, che da comparsa la trasforma in una stella. Peccato che lei s'innamora di lui, ma l'uomo la illude e basta.
E lei sarà tra i tre, alla fine, a cui l'uomo chiederà aiuto, una volta caduto in disgrazia.



Quindi, l'eroina successiva è "L'indossatrice", accanto al gallese Ray Milland.
Lana è una giovane modella, venuta a New York da una piccola provincia, per intraprendere seriamente questa carriera. Incontra e s'innamora di un uomo sposato, al quale alla fine dovrà rinunciare, perché scopre che, comunque, la moglie era una brava donna, per di più paraplegica.


È interprete di uno strappalacrime come "Lo specchio della vita", accanto a John Gavin e per la prima volta con Sandra Dee, dove appare anche un giovane e ancora sconosciuto Troy Donahue in un ruolo piuttosto brutale. 
La storia di questa donna che prende a servizio una dolce signora di colore e le  due rispettive figlie crescono insieme come sorelle. Ma Sarah Jane, la figlia della governante, ha la pelle bianca, perché suo padre era caucasico. Quindi, questo fa sì che si vergogni della madre di colore.
Mentre Lana Turner incontra un aitante giovane, il bellissimo John Gavin, di cui si infatua pure sua figlia (Sandra Dee).



Le due si ritrovano nel thriller "Ritratto in nero", dove lavora anche Anthony Quinn.
Tuttavia, anche nella vita privata Lana Turner finisce sulla cronaca nera. Il motivo è l'omicidio del secondo marito, un certo Spampinato. A quanto pare non era un soggetto tanto raccomandabile ed era altresì violento e non è a tutt'oggi molto chiara come sia andata la vicenda. Si sa che lei si è accusata di averlo accoltellato per legittima difesa, anche della figlia adolescente, avuta da un precedente matrimonio.
Il caso venne così archiviato.



Dunque, possiamo ammirare la splendida Lana in un musical molto gradevole tratto da un'operetta di Franz Lehar: " La vedova allegra".
Accanto a lei l'affascinante attore latino Fernando Lamas (il padre di Lorenzo, il "Renegade" Reno Rains).



Lei nella parte della ricca vedova Radek e lui in quello del protagonista maschile, il donnaiolo conte Danilo, nipote del re di Marsovia, che deve sedurre, per ordine del regale zio, la vedova per salvare il suo immaginario regno dalla bancarotta. Questo perché il defunto marito di Grazia Radek era un marsoviano, divenuto un miliardario industriale in America.
Ma per un equivoco, Danilo scambia la molto meno attraente segretaria e amica di lei per la famosa vedova che tutti decantano. Quindi, non vuole più saperne di sposarla.
E nel frattempo incontra a Parigi una misteriosa e bellissima Fifi, che altre non è che la vera Grazia, la quale vuole semplicemente dare a lui e alla Marsovia una lezione, per aver scoperto di essere stata invitata in questo immaginario Paese magiaro soltanto per i suoi soldi ereditati dal marito.
L'amore, però, trionferà.



Due simpatici e insostituibili cammei di Una Merkel, nei panni della segretaria e amica Kitty. E Richard Haydn nel ruolo del buffo ambasciatore marsoviano a Parigi, Popov.




Tuttavia, sembra che i ruoli drammatici non la lascino e Lana torna con "Madame X", remake di una prima versione in bianco e nero. Una donna tradisce il marito, che la trascura, con un affascinante sconosciuto. Ma, una sera, durante una colluttazione, lei uccide l'amante e, scoperta dalla perfida suocera, viene ricattata da questa: o lascia tutto e scompare o la crudele madre del marito rivela ogni cosa.
Così, la poverina diventa madame X, senza identità, finendo in brutti giri, in miseria, riuscendo a rivedere il figlio, diventato un avvocato, soltanto in punto di morte.



La ritroviamo in una commedia con "La signora prende il volo", accanto a Jeff Chandler, dove una hostess si innamora e sposa un pilota.



Man mano compare sempre meno, fino a invecchiare con eleganza e dignità.



 Ci lascia il 29 giugno 1995 in California.

 

Biondissima, profondi occhi blu e fascino fatale, Lana Turner per me è il ricordo della vedova allegra che ho visto per la prima volta da bambina con mia madre e mi aveva divertito tantissimo.
Perfida Milady o vulcanica madame Radek, comunque sia, lei resterà sempre unica!

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