sabato 25 aprile 2020

Audrey Hepburn

Audrey Hepburn



Icona di eleganza, i suoi occhi da cerbiatta sono diventati un simbolo. Eppure, questa splendida attrice non ha avuto un'esistenza facile, ma ha trovato comunque il modo di donarla al prossimo.


Nata in Belgio, a Ixelles, il 4 maggio 1929, di origini però britanniche (tra i suoi avi c'è re Edward III d'Inghilterra), studia danza per diversi anni. La sua infanzia, tuttavia, si divide tra Gran Bretagna e il regno fiammingo durante l'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale. E soffre di denutrizione, un po' la dieta imposta dalla danza e un po' per il conflitto che affliggeva il mondo. Rompe, poi, ogni rapporto con il padre quando scopre le relazioni filonaziste di costui. 
Ne avrà però compassione quando scoprirà che lui vive a Dublino in miseria e lo aiuterà finanziariamente.


Approda al cinema e subito viene assegnata al ruolo della protagonista nella commedia "Arianna", al fianco a due giganti. Uno del cinema americano: Gary Cooper e l'altro di quello principalmente francese, oltre che hollywoodiano: Maurice Chevalier.



Per incontrare un altro mostro sacro come Gregory Peck in un cult, ambientato in Italia. Lei è nei panni di una principessa, panni che le stanno a pennello; il titolo del film è " Vacanze romane", dov'è famosa sia la scena della gita in Vespa che quella davanti alla bocca della verità, dove Gregory Peck finge di perdere la mano, facendo spaventare a morte lei.
Anche se in primis la Paramount voleva scritturare Elizabeth Taylor.
Tuttavia, con questa pellicola, Audrey si aggiudica un Oscar come attrice protagonista.



Nel 1952, ad una festa, Audrey conosce uno degli uomini della sua vita: Mel Ferrer. Lei era già una sua ammiratrice, avendolo apprezzato molto nel film "Lil".
Beh, l'attore non può non restare a sua volta affascinato da questa bellissima giovane, che, malgrado piuttosto magra, ha un portamento regale e questi enormi e carismatici occhi neri.
I due si sposano e hanno un figlio, Sean. Girano insieme "Guerra e pace", Audrey nella parte principale di Natascia. E Mel quella del principe Andrej. Accanto a loro Henry Fonda nel ruolo di Pierre.




Con suo marito, Audrey recita anche in una versione di "Mayerling", nelle rispettive parti del principe Rodolfo e di Maria Vezzera nella loro tragica storia d'amore.


Nello stesso periodo, l'attrice viene scelta per un altro cult, accanto ad altri due pezzi da novanta: Humphrey Bogart e William Holden. Il film è "Sabrina", di cui è stato fatto un remake con Julia Ormond e Harrison Ford negli anni novanta.
Anche se io preferisco la prima versione.



Lei, timida figlia dell'autista di una ricca famiglia, da sempre innamorata del più giovane dei due figli di questa casata, il bello e biondo David, si reca a Parigi per seguire un corso di cucina.
Quando torna in America è completamente cambiata: più donna, più sofisticata, più bella. Tanto da far perdere la testa al suo David (William Holden), che vuole mandare a monte il suo fidanzamento con la ricca promessa sposa Elizabeth (qui con il volto della bellissima Martha Hyer).
Quindi, la famiglia Larrabee è tutta scombussolata in proposito. Interviene allora il fratello più anziano, Linus, interpretato dall'affascinante Humphrey Bogart, il quale deve cercare prima di distrarre la bella Sabrina da David e poi... liquidarla con una proficua e indolore sommetta. Peccato che pure lui finisce con l'innamorarsi di lei. E che anche la ragazza capisce che quella per David altro non era che una cotta giovanile. Per Linus invece è qualcosa di più serio.



Come Grace Kelly, Audrey Hepburn diventa uno stile di moda. Ancor più quando lancia il tubino nero, l'acconciatura a turbante e il bocchino per sigaretta un po'in tema anni '20 nell'ennesimo film cult: "Colazione da Tiffany" accanto ad un bellissimo George Peppard (capo John Hannibal della roccambolesca "A-TEAM") ed una già matura Patricia Neal.
La critica all'epoca non lo aveva molto apprezzato. Più che altro perché, come il pubblico, ha visto dissacrante attribuire ad una genuina e fresca ragazza all'acqua e sapone come Audrey Hepburn Ferrer il ruolo da in pratica prostituta d'alto bordo come quello di Holly, la protagonista della vicenda.


Film che vince l'Oscar per "Moon River", la meravigliosa ballata di Henry Mancini, con cui la Hepburn si accompagna alla chitarra. E verrà ufficialmente cantata come colonna sonora dal cantante e attore Andy Williams.
A lei però vale una nomination oltre che per il rinomato premio hollywoodiano, anche per il Golden Globe.



Specialmente forse aveva un po' fatto scalpore, perché poco tempo prima lei aveva girato "La storia di una monaca", accanto a Peter Finch.




La Walt Disney production comunque la prende a spunto per disegnare il fisico asciutto e longilineo della principessa Aurora/Rosaspina de "La bella addormentata nel bosco".
È protagonista di "Cenerentola a Parigi" al fianco di Fred Astaire.




Nella vita, però, Audrey Hepburn divorzia da Mel Ferrer e diventa ambasciatrice dell'UNICEF (accadrà nel 1988), che come per Liz Taylor a favore della battaglia contro l'AIDS, le vale il secondo Oscar per impegni umanitari.


Sposa un italiano, un certo Andrea Dotti, un medico. Mentre al cinema affianca prima un pezzo d'uomo come Cary Grant in "Sciarada", Rex Harrison in "My fair lady" (tratto dal musical teatrale con sempre Rex Harrison e Julie Andrews) e Peter O'Toole in "Come rubare un milione di dollari e vivere felici" .



Gli anni passano, lei invecchia, ma i suoi grandi occhi gentili le fanno attribuire il ruolo di lady Marian in "Robin e Marian" al fianco di Sean Connery. E poi quello dell'angelo in un film di Steven Spielberg "Always - Per sempre" accanto a Richard Dreyfus e Holly Hunter.



Infine, il dedicarsi ai suoi figli e ai bambini dell'Africa diventa più importante per lei degli sfarzi di Hollywood.
Fino a quando un tumore ce la porta via nel 1993,  il 20 gennaio, in Svizzera.



Tra le attrici più premiate al mondo, tra le più belle ed eleganti nella sua sofisticata semplicità, con i suoi grandi occhi e i suoi solari sorrisi, Audrey Hepburn rappresenta la grandezza non soltanto per Hollywood, ma anche per la sua generosità e l'enormità del suo cuore che ha saputo donare, donare Always-Per sempre!







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