Olivia de Havilland
La dolce Melania Hamilton è il ruolo che l'ha resa più famosa al mondo, ma questa bellissima attrice inglese è stata molto più che la generosa e semplice, quasi insignificante moglie di Ashley Wilkes. Ed è tutt'ora viva e ultra centenne.
Nonostante il sangue britannico, Olivia Mary de Havilland nasce a Tokyo il primo luglio 1916.
Bella sin da bambina, viene molto valorizzata dalla madre che sogna per lei già il cinema, scatenando, però così, insanabili dissidi con la sorella più piccola di un anno, quella che diventerà la bionda attrice Joan Fontaine.
I primi ruoli sono quasi delle comparse, tipo ne "Il duca di Essex" accanto a Bette Davis e a Erroll Flynn. Con quest'ultimo lavorerà in altre pellicole e in un film cult del genere cappa e spada "La leggenda di Robin Hood", dove lavora pure con Claude Rains e Basil Rathbone. E lei è una splendida lady Marian.
A differenza della sua cara amica Bette Davis che non sopportava l'aitante Erroll Flynn (lui ha sempre avuto un po' la fama di dissoluto), Olivia si trova bene invece a lavorarci, considerandolo un bravissimo attore.
Lavora con Charles Boyer ne "La porta d'oro", dove lei viene a sua insaputa usata da lui per poter accedere agli Stati Uniti dal Messico. Alla fine, però, l'amore avrà la meglio. Accanto a loro l'attrice Paulette Goddard.
A Olivia vale la prima nomination all'Oscar, che le viene, però, "soffiato" con estrema soddisfazione da sua sorella, Joan Fontaine per il thriller di Hitchcock "Il sospetto".
Piccolo inedito di una foto buffissima che ho di Olivia con il mio grande Stan.
Viene scelta per un film molto bello, ma struggente: "A ciascuno il suo destino". Lei, Jody, rimasta incinta di un aviatore durante la prima guerra mondiale, il quale cade in battaglia prima di poter riparare, è costretta a partorire a New York in gran segreto. E progetta di poter crescere il suo bambino come quasi un trovatello, lì nella sua cittadina di provincia, dove sarebbe sennò scoppiato lo scandalo. Purtroppo, però, per un caso avverso, il piccolo viene adottato da una coppia di suoi conoscenti, in cui l'uomo è sempre stato innamorato di lei e la moglie ne è sempre stata gelosa e ha appena partorito un bimbo morto.
Così, Jody, per tutta la vita, insegue suo figlio, diventando anche una ricca imprenditrice di una crema cosmetica per potersi avvalere dei soldi necessari per adottarlo. Inutile dire che la madre putativa del piccolo, che è sempre stata invidiosa di lei, anche una volta conosciuta la verità, le metterà il bastone tra le ruote. E sarà anche il bimbo stesso a non volersi separare da quelli che crede i suoi genitori.
Jody asseconderà questo e riuscirà solo da anziana, complice un nobiluomo inglese, una volta che suo figlio sarà un uomo e soldato della seconda guerra, prossimo alle nozze, a farsi riconoscere come la sua vera mamma.
Questo film le vale il primo premio Oscar come attrice protagonista.
Riceve una nomination, tra le altre, per "La fossa dei serpenti" accanto a Celeste Holm. Ambientato praticamente in un manicomio dove lei è una paziente.
Tuttavia, i dissapori con sua sorella non si placano e si inaspriscono proprio per "Via col vento", per il fatto che viene preferita Olivia a Joan per il ruolo di Melania Hamilton; la buona e generosa cugina e moglie di Ashley Wilkes (il nostro sir Percy Leslie Howard) "rivale" in amore di Rossella O'Hara (la splendida Vivien Leigh), della quale la tenera Melania non si è mai sentita tale. E questa parte le vale un'altra nomination. Senza, però, vincere.
A differenza però del carattere mite e ingenuo di questo fortunato personaggio, Olivia ha un temperamento deciso e battagliero. Ed è decisa a recuperare il rapporto con la sorella minore. Ma, purtroppo, le sue intenzioni non vengono al momento appagate. Neppure quando viene colpita da una grande tragedia: la perdita di suo figlio. Olivia chiederà conforto a Joan, senza però riceverne. Ma, mai dire mai.
Il secondo Oscar arriva con il film "L'ereditiera", al fianco di Montgomery Clift. pellicola di cui hanno fatto un remake con Jennifer Jason Leigh negli anni novanta.
Infine, in tarda età realizza il suo sogno: riappacificarsi con sua sorella Joan.
Entrambe le vediamo insieme in una foto, due arzille nonnine sorridenti. Ma quella sorella che è stata una sorta di nemica-amica mancherà poco tempo dopo quella foto, a novanta e passa anni.
Olivia ne sente comunque la mancanza. Ci sdrammatizza su dicendo che Joan gongolera' nell'averla battuta sul tempo.
Ora la nostra "Melania" ha quasi 104 anni. Lei e Kirk Douglas si sono inseguiti, ma ancora una volta le donne hanno dimostrato di avere la tempra più robusta.
I passanti di Parigi, dove lei adesso vive, vedono passeggiare questa bella signora, ancora oggi, con il suo bastone e lo sguardo di chi ha dato tanto al mondo.
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