domenica 29 aprile 2018

Hayley Mills

Hayley Mills


A proposito di Hayley Mills... l'adoro! Sono cresciuta con i suoi film! Perché questa attrice inglese, nata a Londra, già da un padre attore, John Mills, il 18 aprile del 1946, è la versione maschile di Dean Jones.


Mi spiego meglio: come lui, Hayley ha lavorato tantissimo con Walt Disney. Lei addirittura in tutte le fasi della sua vita.
Da bambina, in un ruolo già abbastanza drammatico in "Pollyanna" accanto a Jane Wyman e Richard Egan.
Da adolescente, in pellicole intramontabili come "Un cowboy col velo da sposa" (dove si sdoppia in gemella) accanto a Brian Keith e Maureen O'Hara. O anche "Magia d'estate" al fianco di Dorothy McGuire e "I figli del capitano Grant", con Maurice Chevalier.


In questo periodo, però, affronta anche un ruolo assai drammatico e un po' noir, che la trasforma nella giovane problematica ne "Il giardino di gesso"al fianco di una già matura Deborah Kerr.
Per essere poi pressappoco ventenne in "FBI operazione gatto". Qui il papà di Topolino e Paperino ha voluto affiancarla all'altro purosangue della sua scuderia, Dean Jones. Ma c'è anche Dorothy Provine e Elsa Lanchester.


Continua nei sequel delle gemelle Sharon e Susan già da adulta, negli anni '90, quando già il buon Walt non c'è più. I film sono "Trappola per genitori" accanto a Tom Skerritt, "Una trappola per Jeffrey" e "Trappola per genitori alle Hawaii" al fianco di Barry Bostwick e le trigemini Creel.


Si è sposata, ha avuto dei figli, tuttora penso si sia ritirata dalle scene, ma per noi resta indelebile la sua espressione da perenne ragazza, con l'aria simpatica, un po' birichina, ma anche comica all'occorrenza e estremamente ribelle in altre. Oppure molto saggia poi una volta in età matura.
Insomma, lei è sempre la mitica Hayley di Walt Disney, dalle mille espressioni e dalla luce così luminosa della sua stella, che tutti noi l'abbiamo vista almeno una volta e non ce la dimentichiamo.







venerdì 27 aprile 2018

Maurice Chevalier

Maurice Chevalier




Nato a Parigi il 12 settembre 1888, trovandosi sulla stessa lunghezza d'onda con Stan Laurel per genere di arte, Maurice Chevalier è un attore, straordinario comico, cabarettista e cantante francese. Negli anni'30 già giro' una versione de "La vedova allegra". E poi "Gigi" accanto a Louis Jourdain e Leslie Caron, della regia di Vincente Minnelli, che malgrado il cast principale sia interamente francese, dirige questo musical in inglese.
Possiamo apprezzare Maurice Chevalier nella Hollywood degli anni'40 nel ruolo del padre investigatore di una giovanissima Audrey Hepburn in "Arianna", dove recita anche Gary Cooper.


Sarà ancora accanto a Louis Jourdain in un altro musical, "Can Can" dove recitano anche Shirley McLaine e Frank Sinatra.
E poi con Sophia Loren e John Gavin in "Olympia", dove interpreta il ruolo del principe Filippo, padre della principessa Olympia (la Loren), la quale si innamora di un uomo comune, nella Vienna di fine'800. Compare persino Angela Lansbury.


Canta lui la sigla de "Gli Aristogatti" di Walt Disney e quando lo vedo in film come "Vorrei non essere ricca" accanto a Sandra Dee o ne "I figli del capitano Grant" di Walt Disney, dal romanzo di Jules Verne, al fianco di Hayley Mills... mi fa sempre ridere!
Si spegne a Parigi nel 1972, ma credo sia il più grande comico francese di tutti tempi!

domenica 22 aprile 2018

Doris Day

Doris Day



Delle stelle elencate finora, Doris Day è la prima ancora viva.
Eclettica, solare, lei è una delle mie preferite!



Di origine tedesca, ma nata a Cincinnati, in Ohio, il 3 aprile 1922, Doris Mary Anne Kappelhoff, diventa per noi tutti Doris Day per far carriera come cantante, dapprima e come attrice poi, permettendole di recitare in vari musical.
Proprio per il suo brio e la sua frizzante versatilità viene utilizzata sia per i ruoli drammatici che per quelli da comedy, in cui sa mettere in risalto la sua verve comica con espressioni totalmente esilaranti.



Cito per esempio alcune pellicole da attrice drammatica e di suspence: "Julie- Salva la tua vita" accanto a quel bel pezzo d'uomo di Louis Jourdain e Barry Sullivan, uno degli antenati dei film in cui moglie deve scappare dal marito, scoperto come psicolabile e iper geloso.
Oppure "Il merletto di mezzanotte" altro thriller con accanto Rex Harrison, John Gavin e Myrna Loy. Film parecchio gustoso di lei, donna ricca, americana, felicemente sposata con un inglese (Rex Harrison), nella Londra degli anni cinquanta, che riceve improvvisamente, in continuazione minacce di morte al telefono da una voce in farsetto. E deve essere creduta da chi la circonda, perché inizia poi ad essere presa per visionaria. Anche qui, finale a sorpresa.
Alla fine, trova posto tra le bionde di Hitchcock, accanto a James Stewart in "L'uomo che sapeva troppo", dove lei canta la famosa:"Che sarà, sarà...". È un film che il mitico maestro del brivido ha girato due volte: la prima in bianco e nero con Peter Lorre e poi questo remake.


Come spiegavo prima, però, l'abilità di Doris nella settima arte non sta solo nei ruoli drammatici. La sua verve brillante e vulcanica le permette di accedere a ruoli in commedie, come nel bianco e nero:"10 in amore" accanto a un già maturo Clark Gable e a Gig Young.


Arriva per lei, quindi, l'incontro con il suo partner ideale: Rock Hudson, con cui si perpetua una bella amicizia. Il primo  film appunto è "Il letto racconta", seguito da "Amore ritorna" e "Non mandarmi fiori", con l'importante partecipazione del comico Tony Randall.
Ritrova Gig Young in "Il visone sulla pelle", in cui affianca un altro pezzo d'uomo come Cary Grant. E qui citiamo un buffo cammeo di John Austin (rammentate Gomez Addams, vero? Ma quello originale!)
Interpreta poi il remake di " La mia moglie preferita" nella parte che era stata all'epoca di Irene Dunn, ossia della moglie naufraga e rediviva e suo partner c'è James Garner nella parte che fu di Cary Grant.
Per recitare ancora accanto a Garner in "Quel certo non so che".


Stanca, però, dei ruoli un po' sdolcinati da "moglie d'America", si candida per il ruolo da protagonista nel western: "La donna del West", dove interpreta una madre, uscita di prigione per aver ucciso il marito per legittima difesa, dato che lui era un uomo violento, che per riscattarsi agli occhi del figlio, in affido al nonno, decide di mettere su un gregge di pecore e svolgere un lavoro da uomini: l'allevatrice di bestiame. Avrà molti bastoni tra le ruote dai cowboy del luogo, che vedono le sue pecore un minaccioso impiccio per le loro mandrie di mucche.
Interpreta altri western, tra cui la parte di Calamity Jane e anche un secondo film con James Stewart, però in una commedia.


Si ritira dalle scene con la sua solita classe, quando è lei che decide di andare in pensione.


A tutt'oggi vive, plurinovantenne, in un ranch in California e si batte per i diritti degli animali.
Già solo per questo merita un posto tra le stelle, ma per me è già mitica per essere sempre la vulcanica Doris!

giovedì 12 aprile 2018

Rock Hudson

Rock Hudson


Bello come il sole, alto e estremamente carismatico e affascinante, Rock Hudson ha tutto ciò che si possa desiderare. Eppure, trascorre tutta la sua vita a dover combattere contro l'opinione pubblica e il falso perbenismo. A dover nascondere la propria natura omosessuale soltanto per la mentalità ottusa dell'epoca. Questo lo rende ai miei occhi una vittima del mondo e nutro per lui una sincera tenerezza.


Roy Sherer nasce nell'Illinois, a Winnetka, il 17 novembre 1925.
Quando i suoi si separano, cresce con la madre e un patrigno che lo picchia ogni qualvolta il piccolo Roy esprime il desiderio di diventare attore.
È un bambino molto sensibile, infatti, ma non compreso.


Fortunatamente la sua evidente avvenenza, da adulto viene notata. Gli viene pagato un corso di recitazione e gli viene scelto un nuovo nome: Rock in onore dell'uccello rapace e Hudson in onore del fiume che bagna New York.
La sua prima partner, dopo piccole parti in vari western, è sempre in un film di questo tipo ed è Julie Adams. S'intitola:" Il diario di un condannato" ed è già una prova molto audace per Rock, che interpreta il ruolo di un uomo che, per aver ucciso per legittima difesa, viene tacciato come fuorilegge e diventa un latitante, aiutato da un'entreneuse che è da sempre innamorata di lui.


Segue "Magnifica ossessione" con un'altra attrice affermata, Jane Wyman, che ritrova anche in un altro film drammatico: "Secondo amore", che vede la storia tra lui, giovane di animo sensibile e semplice e lei, più matura e vedova, con due figli grandi e per questo il loro amore e' mal visto dall'opinione pubblica di quel tempo e dai figli della donna.
Il ruolo da bel tenebroso, ma qui ambizioso, anche se sempre di buoni sentimenti, lo segue in "Casa da gioco", dove ritrova Julie Adams nel ruolo della viziata e capricciosa figlia di papà, pronta a calpestare il prossimo pur di ottenere ciò che vuole e Anne Baxter nella parte della protagonista femminile, la dolce Tessie.


Nella vita privata, però, malgrado la via del successo si stia aprendo, Rock è ricattato dalla stampa, che inizia a sospettare la sua omosessualità.
I produttori riescono a mettere tutto a tacere, obbligando Rock ad un matrimonio con la sua segretaria.
Lui confida agli amici più cari la propria frustrazione.
Eppure, davanti al pubblico, il giovane deve apparire ed essere come lo sciupafemmine, il maschio che non deve chiedere mai! Perché è questa l'immagine che l'America si è fatta del bellissimo Rock Hudson.


Arrivano ruoli ancora più di spessore, come quello nel tragico: "Addio alle armi", affiancato da Jennifer Jones e nel kolossal: "Il gigante", accanto a quella che sarà una delle sue più grandi amiche, Elizabeth Taylor. E al fianco dello sfortunato James Dean.
Riaffianchera' la bellissima Liz in "Assassinio allo specchio" dal giallo di Agatha Christie. Dove appare anche Kim Novak, Geraldine Chaplin, Tony Curtis e Angela Lansbury nel ruolo di miss Jane Marple.


La linea di demarcazione tra le parti drammatiche e le commedie arriva con "Il letto racconta", dove conosce due che saranno pure suoi amici: Doris Day e Tony Randall.
Rock, inizialmente, è reticente ad accettare un ruolo in un film con riferimenti abbastanza espliciti e a doppio senso, ma alla fine cede. E si rivela un successo, tanto che lo stesso trio viene riproposto per altre due commedie buffe e stravaganti: "Amore ritorna" e "Non mandarmi fiori", tratto quest'ultimo da una sitcom teatrale.


In privato, il matrimonio con Phillis Gates, la segretaria, ovviamente naufraga e la stampa torna alla carica.
Gli amici di Rock parlano di un suo tic: strofinarsi il pollice della mano con l'indice, tanto da provocarsi un solco e viene definito come la sindrome dell'omosessualità repressa.
Intanto lui gira altre commedie, stavolta accanto a Gina Lollobrigida. Prima in "Torna a settembre"e poi in "Strani compagni di letto", dove lo affianca nel ruolo dell'amico e confidente complice l'attore Gig Young.
Dopo di che la sua carriera subisce un tracollo. Lui inizia a frequentare brutte compagnie che lo portano un po' all'alcolismo e il suo fisico ne risente.
Chiudendo i rapporti con questi, ritorna a lavorare, ma per la televisione, con una serie poliziesca, e non più per il cinema, ma la sua omosessualità è ormai il segreto di Pulcinella. È lui che conia il termine "coming out", quando, rispondendo ad un'intervista, dichiara:- Io sono gay da quando sono venuto fuori!-. Immagine filosofica che sta a indicare "fuori dal ventre materno".


Io non comprendo tutte queste grane. Oltre al fatto che pure Montgomery Clift era gay e non gli hanno fatto tutto sto processo!
Sembra che la figura di Rock diventi scomoda e riescono a combinare un incontro tra lui ed un uomo, che, guarda caso, dopo pochi mesi gli scrive dicendo di essere sieropositivo all'AIDS.
La tragedia si abbatte sul povero Rock, che viene due volte pregiudicato dall'opinione pubblica, per cui questa malattia ancora si contraeva con un semplice bacio. C'era quindi molta ignoranza all'epoca.
In poco tempo, la bellezza di Rock viene consumata da questo terribile morbo ed è commovente una sua immagine con Doris Day che lo abbraccia.


Muore a Beverly Hills il 2 ottobre 1985, poco prima di compiere 60 anni. Detiene purtroppo il triste record del primo personaggio pubblico a venire ucciso dall'AIDS.
Per la sua migliore amica, Liz Taylor, è un duro colpo e subito si attiva nella beneficenza per cercare delle cure contro questa bruttissima e infida malattia.


Vittima per tutta la vita di ogni genere di soprusi, Rock Hudson riusciva a conservare il meglio di sé per il prossimo, che lo ha sempre definito un uomo solare e divertente, gentile e affabile. E per il suo pubblico, quello intelligente, che lo ama ancora oggi.