James Stewart
Espressione da bravo ragazzo e uomo tranquillo, bruno, occhi tra il verde e l'azzurro, alto 1,91, James Stewart, come Cary Grant, rimane uno degli attori più eleganti, raffinati, con quello charme accattivante nella storia di Hollywood.
Di origini irlandesi, ma nato nello stato americano dell'Indiana, James Stewart dimostra di avere altre affinità con Cary Grant per la sua capacità di saltare da parti brillanti e comiche a quelle drammatiche e di suspence. Non per nulla qui in Italia avevano lo stesso doppiatore, il grande Gualtiero De Angelis e che erano entrambi i purosangue della scuderia di Hitchcock.
Beh, lui, a parer mio, era molto affascinante e da giovanissimo compare in una commedia buffa accanto a Ginger Rogers, Charles Coburn e Beulah Bondi, intitolata "Una signora vivace". La storia di un professore di botanica, che andando a New York da una città di provincia per far rinsavire il cugino che si è innamorato di una ballerina e cantante (Ginger Rogers), finisce lui per perdere la testa per la stessa, sposandola dopo neanche una settimana che la conosce. E da qui tutta una serie di equivoci a non finire per presentare la mogliettina alla propria famiglia, con l'austero padre, rettore dell'università dove lui insegna, che già partiva prevenuta verso una donna col mestiere di showgirl.
Subito dopo gira un film accanto a Carol Lombard e nuovamente Charles Coburn, che inizia come una commedia, ma acquisisce man mano le caratteristiche del dramma. S'intitola "Ritorna l'amore" ed è la storia di loro due, neo sposini, che si scontrano subito con i problemi del matrimonio. Specialmente lei trova sempre terreno arido con i rapporti dell'invadente suocera, che manda in crisi la loro unione. Fino a ché, quando nasce il loro primo figioletto, questi si ammala gravemente ed è una tragica rincorsa per cercare di far pervenire, con un piccolo aeroplano, le giuste cure da un altro Stato, nel bel mezzo delle feste natalizie e nel bel mezzo di una tormenta di neve.
Diventa uno degli attori anche molto amati da Frank Capra, perché gira per lui "Mr. Smith va a Washington", accanto a Claude Rains e Jean Arthur, commedia un po' amara sulle manipolazioni nella politica. E, poi, per un classico del Natale, accanto a Donna Reed: "La vita è meravigliosa", che ha ispirato "The family man" con Nicolas Cage e Tea Leoni.
Qui ritrova Beulah Bondi nella parte di sua madre e recita anche accanto a Lionel Barrymore nel ruolo del suo antagonista, il terribile e cinico signor Potter; e il tenerissimo Henry Travers, che interpreta il dolce Clarence, il suo angelo custode in addestramento, che deve guadagnarsi le ali.
Susseguono altre pellicole, tipo "Scandalo a Filadelfia", dove incontra il suo "affine" Cary Grant e Katherine Hepburn e dove vince un Oscar; poi il fantasioso "Harvey". In questo film dimostra la sua ulteriore poliedricità nel ruolo del "visionario" Elwood Dowd, che è convinto di vedere il coniglio gigante Harvey, che altri non è che un folletto irlandese.
Inoltre è doppiato in questo lavoro dal grande Gino Cervi.
Quando avviene il primo incontro col grande "Hitch", nel giallo "Nodo alla gola". Thriller strutturato un po' come un'opera teatrale, dato che si svolge prevalentemente in una stanza, come anche sarà "Il delitto perfetto".
Questo esperimento è intrapreso dal regista di "Winchester 73", Anthony Mann, che lo affianca a Shelley Winters e un giovanissimo Rock Hudson, che compare nel ruolo di un capo indiano. Mann, soddisfatto della prova Stewart riuscita, lo ingaggerà poi per altri film di questo genere, come "Lo sperone nudo", accanto a Janet Leigh e Robert Ryan.
Siamo, dunque a quota tre registi a contendersi il mitico James.
Quando ci sarà la pausa della grande guerra, lui si arruola nell'esercito e riesce anche a distinguersi come soldato. Si guadagna infatti medaglie al valore e una carica di alto ufficiale col titolo di colonnello nell'aeronautica.
Torna a Hollywood e lavora nella commedia "Jackpot-La fortuna si diverte", accanto a Barbara Hale e nel ruolo di sua figlia la allora piccola Nataly Wood. Famiglia americana sullo stile anni'50, vince a un quiz radiofonico grazie ad una risposta che lui dà e si ritrova surclassata di premi. Peccato che ciò comporta una serie di guai a non finire e alla fine perdono tutto ciò che avevano vinto, ma scoprono che è meglio la solita routine quotidiana e la loro normalità.
Interpreta il malinconico clown Buttons ne "Il più grande spettacolo del mondo" accanto a Charlton Heston, per la regia di Cecil B. De Mille.
Con Hitchcock lavora ancora a "L'uomo che sapeva troppo" accanto a Doris Day, "La finestra sul cortile" accanto a Grace Kelly e Raymond Burr. Infine, "La donna che visse due volte" con Kim Novak.
Questo film, però, segna fine alla collaborazione tra i due e James Stewart torna ai western, oltre che con "Lo sperone nudo" come citato, anche con "Shenandoah - La valle dell'onore" e altri diretti da John Ford.
Ritrova Kim Novak nella commedia fantasy "Una strega in Paradiso", dove compare anche Jack Lemmon e poi gira altre commedie, tra cui "Mr Hobbs va in vacanza" con Maureen O'Hara.
Uno dei suoi ultimi ruoli è "Il volo della fenice", dove può dar voce al suo talento di pilota.
Nel 1985 riceve l'Oscar onorario, ma aveva avuto diversi Golden Globe e nomination.
Si spegne alla veneranda età di 89 anni, nel 1997, ma credo che attori così pieni di ecletticità siano pietre miliari nella storia del cinema.
Rimane sempre l'altruista George Bailey de "La vita meravigliosa" o il "guardone" L.B Jefferies, che s'improvvisa detective ne "La finestra sul cortile" ... non importa ... James Stewart è stato, è e sarà sempre uno dei migliori attori che Hollywood può vantare e da cui oggi si può molto imparare.
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