lunedì 15 gennaio 2018

Romy Schneider

Romy Schneider 


Io vidi la prima volta Romy Schneider in tv, quando avevo circa 5 anni ed ero in braccio a mio padre, sulla poltrona. E questa meravigliosa attrice austriaca era in un film assai tragico accanto ad un giovane Alain Delon, ne "L'amante pura". Mi rimase impresso il volto pressoché perfetto di questa ragazza che si getta dal balcone nell'apprendere la morte in duello del suo grande amore. Forse anche proprio per quella storia tanto drammatica. Quindi, sono affezionata a questa bravissima interprete come ad un'amica d'infanzia. E una volta l'ho proprio sognata così: come un'amica con cui si spettegolava del più del meno.


Nata all'anagrafe come Rosemarie Magdalena Albach-Retty, a Vienna, da madre tedesca e padre austriaco, entrambi attori, diventa Romy Schneider, prendendo il cognome della madre, Magda Schneider, che sarà quella che farà di tutto per vederla attrice.


E il primo ruolo importante, proprio accanto a sua mamma, è quello de "La giovane regina Vittoria", ma il successo arriva con la saga di "Sissi". Anche qui compare la figura di sua madre nel ruolo della mamma della sovrana d'Austria e Ungheria, la duchessa Ludovica di Baviera. Accanto a Karlheinz Böhm, con cui recita anche in un film che purtroppo in Italia non è uscito: "Kitty und die große Welt", che significherebbe "Kitty e un grande mondo" .


Il ruolo, tuttavia, di Sissi la perseguita anche nel film "Sissi, la favorita dello zar", anche se la storia non ha nessun riferimento con la consorte di Francesco Giuseppe d'Asburgo. Lei non ne può più, tant'è che, quando le proporranno di interpretare un quarto film sull'imperatrice Elisabetta d'Austria, rifiuterà categoricamente.



Il ruolo di principessa, però, le calza a pennello e interpreta "Katia, regina senza corona" accanto all'attore tedesco Kurt Jurgens. E' una pellicola basata su una storia vera, per quanto riguarda i moti in Russia, con la romantica storia d'amore di una principessa dal carattere coraggioso, Katia, e lo zar, con epilogo tragico.


Arriviamo al film "L'amante pura", dove conosce l'attore francese Alain Delon. E scocca la scintilla tra loro due. Romy racconterà che si sentiva impacciata all'epoca, perché lui non spiccicava una parola di tedesco e lei non una parola di francese. 
Amore che durerà diverso tempo, benché malvisto dalla madre Magda; gireranno insieme diversi film e per Romy sarà l'amore della sua vita. Soffrirà molto quando Alain la lascerà tramite una lettera. E sarà la prima tragedia della sua vita.


Diventerà l'attrice preferita di Luchino Visconti, recitando in diverse pellicole italiane e francesi, prendendo la cittadinanza in Francia.
Girerà una commedia brillante, a Hollywood, molto gradevole, intitolata "Scusa, me lo presti tuo marito?" accanto a Jack Lemmon e Dorothy Provine.
Avendo un rapporto d'amore e odio con la madre, piuttosto autoritaria, Romy si riavvicinerà molto al padre, che era caduto un po' in disgrazia. Lo perderà, purtroppo però, poco tempo dopo.
Seconda tragedia, ma per la sfortunata Romy non sarà l'ultima. Avrà tre mariti, di cui uno rimarrà drammaticamente vedova e poi la catastrofe più grossa della sua vita: la perdita del figlio David, morto infilzato in un cancello per disgrazia.


Malgrado avesse anche un'altra figlia, Sarah, l'attrice non si riprenderà mai da questo orrendo lutto e si consumerà a poco a poco nella depressione, apparendo in qualche film, pure in "Ludwig", dove riacquisirà per poco i panni dell'imperatrice Sissi, in età già matura.
Verrà trovata morta nella sua casa, all'età di 43 anni e molte scuole di pensiero si formulano: suicidio, in seguito alla scoperta di un tumore o semplicemente il suo cuore smise di battere, perché stanco di soffrire. 
Nonostante la sua breve vita, Romy Schneider rimane un'icona del cinema europeo. Chiamata spesso la "Marilyn Monroe d'Europa", antidiva per eccellenza, ci ha lasciato sognare con i bei vestiti del 1800. E per me rimarrà sempre la mia cara amica d'infanzia!










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