mercoledì 29 novembre 2017

Bette Davis

Bette Davis


"Bette Davis eyes" è il titolo di una canzone di Jackie DeShannon, ma conosciuta maggiormente con la voce roca di Kim Carnes. Grandi, chiari ed espressivi all'ennesima potenza! La carriera di quella che è tra le mie attrici preferite inizia un po' come quella di Claude Rains. Non considerata una Rita Hayworth per la bellezza poco appariscente (ma da queste foto anche Bette aveva il suo perché), veniva scartata ai provini. Tuttavia, fu anche lei poi lanciata tra le stelle, grazie alla sua estrema bravura di passare dalla fanciulla inerme e fragile, malata in "Tramonto" o di ragazzina innamorata ne "La foresta pietrificata", accanto ad un giovane Leslie Howard ed un altrettanto giovane e allora sconosciuto Humphrey Bogart (con cui pure lei lavorerà sempre volentieri); ad una calcolatrice spregiudicata che assassina il suo amante, dopo aver tradito il marito buono e generoso, facendo passare l'omicidio per pura legittima difesa in "Ombre malesi" accanto ad Herbert Marshall. Il quale sarà con lei e Teresa Wright anche in "Piccole volpi", dove lui sarà sempre il marito buono e vittima di una moglie spregiudicata e senza scrupoli.
Per sdoppiarsi in questi suoi due caratteri, diventando nemica di se stessa, ne "L'anima e il volto", dove interpreta due gemelle. La prima buona e gentile, ma semplice e poco appariscente, Kathy, "l' anima". E la seconda arrivista, spudorata, capricciosa e cattivella, ma sofisticata ed elegante, Pat, "il volto". Entrambe si contendono un uomo, interpretato dal grande Glenn Ford. Solo che Kathy lo ama di un amore sincero e se lo vede rubare dalla gemella Pat per puro capriccio!
Indimenticabile Betty anche qui! 


Io adoro questa attrice anche perché ha sfidato tutti i cliché della famme fatale alla Ava Gardner e Greta Garbo con la fierezza di mettere in risalto il talento. Anche se questo significava imbruttirsi come all'inizio di "Perdutamente tua", uno dei miei film preferiti. Il brutto anatroccolo, Charlotte Vale, in contrasto con la madre tirannica (la poliedrica attrice inglese Gladys Cooper), che non la desiderava e alla quale lei si ribella grazie all'aiuto del dottor Jacquit (Claude Rains) e all'aiuto di quello che sarà il suo grande amore (Paul Henreid). E diventa l'elegante e carismatica Bette Davis che tutti conosciamo. Si trasforma in cigno, insomma. Quando i due si ritrovano nuovamente sul set di "Il prezzo dell'inganno", con pure Claude Rains (come citato), lei è incinta del marito violento e le malelingue vociferano che il bambino sia di Herr Henreid, per il forte feeling tra i due. Ma ovviamente tutto fu smentito. Io non so se è vero che tra lei e Paul Henreid ci fosse stato del tenero. Se così fosse stato non la biasimo perché lui era davvero un uomo affascinante e talmente i loro personaggi mi erano piaciuti in "Perdutamente tua" che non mi dispiacerebbe. Comunque sia, erano fatti loro! E in caso contrario sono felice della loro amicizia, che durò per tutta la loro carriera, in quanto fecero un altro film ormai già abbastanza anziani tutti e due, ripetendo il gesto che è rimasto storico in "Perdutamente tua": lui che si accende in bocca due sigarette e ne cede una a lei.



Altri due film molto di rilievo sono "Paradiso proibito",  accanto all'attore francese Charles Boyer, melodramma tragico che narra l'amore impossibile tra un'istitutrice e il duca presso il quale lavora, nella Francia del 1800; uomo oppresso dalla tirannia e colossale egoismo della moglie, la quale detesta pure i propri figli, perché li vede come d'impiccio tra sé e il marito.
L'altro è "Sposa contro assegno", dove Bette, regina del dramma, affianca James Cagney, re delle gangster story, in queste commedia tragicomica e roccambolesca!
O "Il grano è verde", ruolo intenso dell'insegnante miss Moffatt, che prende a cuore le sorti dei giovani minatori di un villaggio gallese della fine del 1800. Ruolo che fu in precedenza della grande Ethel Barrymore a teatro e che sarà successivamente in un film a colori degli anni'70 di Katherine Hepburn.
Figlia di un inglese e di una francese, ma nata in America, Bette Davis riusciva forse ad andare tanto d'accordo con Claude Rains proprio per la stessa capacità di saltare da un ruolo all'altro come un grillo. E detestava, invece, Errol Flynn, con cui rifiutò di girare "Via col vento" quando le fu proposto il ruolo di Rossella O'Hara e a lui di Reth Butler. Forse aveva potuto coltivare molto questa antipatia lavorandoci insieme ne "Il duca di Essex", dove lei pure si fa imbruttire al massimo per diventare Elisabetta I e in "Io ti aspetterò", malgrado la pellicola sia un melodramma romantico e loro due ricoprano i ruoli di due innamorati.
Non è un mistero, inoltre, la sua acerrima rivalità con Joan Crawford. Ed è un vero peccato, perché come ho più volte ribadito ... io adoro entrambe, tanto che se le avessi potute incontrare nello stesso momento avrei chiesto a tutte e due un autografo e una foto insieme. 


Eppure sono riuscite a metterle a lavorare assieme in alcune pellicole; la più famosa: "Che fine ha fatto Baby Jane?" film piuttosto thriller e inquietante. Entrambe già in là con gli anni, sembrano dar sfogo alla loro antipatia reciproca. Nella finzione Bette Davis in particolare, che per copione si può liberamente accanire con ogni tipo di tortura psicologica e fisica contro Joan Crawford, che interpreta la sorella inferma. Sul set, fuori dalla finzione, in egual modo, si fanno i dispetti a vicenda e cercano di accaparrarsi le inquadrature migliori. Una lancia spezzata a favore di Bette è che, però, ha preso le difese della sua nemica quando questa è stata aspramente criticata dalla figlia.


Tuttavia, il caratterino di Bette Davis è rimasto celebre. Sapeva farsi valere sul set e non lo trovo per nulla sbagliato, dato che quello di Hollywood era un mondo ancora apertamente maschilista.
Nella vita era altrettanto schietta. Una volta aveva dei vicini di casa che la sfinirono per averla a cena. Lei ci andò e poi, per educazione, ha ricambiato l'invito. Quindi, al termine della serata, disse loro di lasciarla in pace e di non volerci avere più nulla a che fare, perché erano le persone più noiose che avesse mai conosciuto!


Un altro ruolo che l'ha resa famosa, dove da carnefice passa a vittima, è quello di "Eva contro Eva", nella parte di Margo Channing, attrice sulla via del tramonto, spodestata dai nuovi talenti e in particolar modo da quella che credeva la sua ingenua, timida e fidata assistente, che in realtà era la volpe camuffata. Quindi, cede lo scettro di "cattiva" alla meravigliosa Anne Baxter, altra attrice mitica che adoro e di cui parlerò in seguito, la quale interpreta il ruolo di Eva Harrington in maniera sublime.


Due Oscar e ho perso il conto di quante nomination e quanti Grammy ed Emmy, per non parlare di una sfilza di premi europei, Bette Davis rimane una delle più grandi, delle più complete attrici che Hollywood ancora oggi secondo me piange!


Non si può dimenticare uno dei suoi ultimi ruoli in "Assassinio sul Nilo" dal giallo di Agatha Christie, accanto a Peter Ustinov nel ruolo di Poirot e David Niven del capitano Arthur Hastings, con un cast clamoroso (Mia Farrow, Olivia Hussey, Angela Lansbury, per citarne qualcuna). Sempre impeccabile, sempre i suoi occhi chiarissimi, qui in risalto dalla pellicola a colori e il perfetto canto del cigno, che le farà concludere la sua carriera con l'ultimo Oscar proprio alla sua lunghissima vita professionale, consegnatole da Liz Taylor. E lasciando un messaggio, magari anche involontariamente, alle attrici postume: non lasciate che i cliché vi fermino, credete nel vostro talento, anche se ciò vuol dire mettere a dura prova ogni parte di voi stesse!





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