lunedì 9 dicembre 2019

Grace Kelly

Grace Kelly



Bellissima, bionda e statuaria, soprannominata "ghiaccio bollente" per l'aria altera in apparenza, ma appassionata in realtà, sembrava predestinata al ruolo della principessa. Peccato che le abbia riservato un tragico fato.


Nata a Filadelfia, il 12 novembre del 1929, da una benestante famiglia irlandese emigrata in America, Patricia Grace Kelly ha fin da giovane le idee molto chiare: vuole diventare attrice. Malgrado sia stata una nuotatrice molto promettente.


Viene subito notata come partner ideale di un colosso del cinema: Gary Cooper. Il film è un cult dei western: "Mezzogiorno di fuoco", ispiratore di molte parodie, tra cui "Mezzogiorno e mezzo di fuoco" di Mel Brooks col grande Gene Wilder.
Il ruolo di Grace è quello della neosposina di Gary Cooper, che cerca di far rinsavire suo marito al famoso duello con un fuorilegge che aveva giurato vendetta verso di lui, in quanto sceriffo che lo aveva sbattuto in cella.


Affianca un altro sciupafemmine per eccellenza, Clark Gable e una famme fatale come Ava Gardner in una pellicola di John Ford, ambientata in Kenya, " Mogambo".



Tuttavia ciò che la consacra è l'amicizia con un grande regista inglese, dall'aspetto buffo, che, malgrado questo, si dica sia un maestro del brivido, del thriller dell'epoca: è la volta di Alfred Hitchcock.
Il giallo, dal titolo "Il delitto perfetto", è quasi come un set teatrale, concentrato praticamente per intero su una stanza sola, in una elegante casa di Londra, e narra la storia di una giovane, ricca signora di nome Margot Wendice, la cui vita è in pericolo per colpa del marito che medita di farla assassinare. Il motivo è che ha scoperto che lei si è innamorata di uno scrittore americano e teme di perdere la sua esistenza di parassita della ricca consorte. Quindi, il secondo motivo è ereditare, ma quando il suo piano fallisce, il perfido Tony progetta di mascherare la legittima difesa della povera Margot con cui lei uccide il suo sicario, come un omicidio, di modo da farla impiccare, quindi farla eliminare direttamente dalla legge.
Thriller cult e mitico, dove la bellissima Grace è affiancata da un agghiacciante Ray Milland (attore e regista gallese molto accreditato) e da un buon Robert Cummings (che da giovanissimo era già stato diretto come protagonista da Hitchcock nel bianco e nero "I sabotatori") nella parte dell'amante innamorato, che cerca di salvarla. A dispetto del remake con Gwyneth Paltrow, Michael Douglas e Viggo Mortensen, dove l'amante si trasforma nel sicario pagato e ricattato dal marito per ucciderla.


Con quell'uomo che amichevolmente verrà sempre chiamato da Grace "Hitch", è talmente un sodalizio artistico che lui la vuole anche per la pellicola successiva "La finestra sul cortile", dove l'attrice è sempre più brava e bella. E, stavolta, il suo famoso partner è un attore di origini irlandesi come lei, già un purosangue nella scuderia del mitico Alfred: James Stewart.
Anche di questo è stato fatto un molto meno riuscito remake, malgrado la bravura del povero Christopher Reeves, già tetraplegico, e l'ex "sirenetta a Manhattan" Daryl Hannah.



Quando ormai è all'apice della carriera e della moda come modello di eleganza per eccellenza, Grace cambia stile, diventando sciatta e terra, terra con "La ragazza di campagna", che però le vale l'Oscar. Film drammatico e sentito.
Accanto a lei due calibri da novanta: William Holden e il cantante e attore Bing Crosby.
Subito dopo, è la volta di "Fuoco verde", accanto ad un altro pezzo d'uomo, un attore inglese molto attraente: Stewart Granger.



Adorata dai registi per la sua educazione e professionalità zelante, Grace Kelly torna però al suo preferito, l'amico Hitch, che rivuole la sua bionda prediletta per un giallo ambientato in riviera, a Montecarlo, accanto all'ennesimo super calibro al fianco dell'attrice, ossia Cary Grant. Il film è "Caccia al ladro", sulle vicende di questo ladro "in pensione", conosciuto come "il gatto" , a cui vengono attribuiti i furti che ancora avvengono tra i ricchi e un'ereditiera piuttosto capricciosa, ma con cui nasce l'amore.
Questo film vede due incontri che hanno segnato la vita della donna. Il primo è con il principe Ranieri di Monaco, che sposerà poco tempo dopo. Il secondo è con la tortuosa, serpeggiante e vertiginosa strada costiera che le sarà fatale alla sua dipartita.



Grace Kelly, prima di sposarsi, recita in due commedie. Una un po'amara, "Il cigno", che già è profetica nel darle il ruolo della principessa Alexandra, la quale si innamora del precettore dei suoi fratellini, interpretato dal bellissimo Louis Jourdan. Sfortunatamente, però, deve rinunciare al suo sogno d'amore per le ragioni di corte, che l'hanno già promessa in sposa ad un principe, impersonato qui da un buffissimo Alec Guinness (che, per chi non avesse in mente questo attore britannico, è l'austero nonno di Cedrick Fauntleroy ne "Il piccolo lord' con Ricky Schroeder).



L'ultima è musicale e la danno spesso sotto Natale ed è "Alta società", dove lei ritrova Bing Crosby e si affianca anche un altro cantante swing e attore molto apprezzato, Frank Sinatra.



È il momento di diventare, però, principessa per davvero e salutare il cinema. Così in sfarzosità, Grace sposa Ranieri e riporta nuovo splendore nel principato.
Hanno tre figli, Carolina, Stephanie e Alberto, attualmente regnante e la sua vita pare perfetta.
Sennonché, Grace riceve la telefonata del suo vecchio amico "Hitch", che le parla di questo nuovo film per il quale vuole lei come protagonista, una donna tormentata da traumi infantili. Il titolo è "Marnie" e il suo partner sarebbe un altro bello, per restare sul suolo britannico, l'attore scozzese Sean Connery.
La principessa è tentata alquanto ad accettare, anche perché Hollywood le manca, non lo avrebbe mai creduto così tanto. Tuttavia, il suo rango non glielo consente e, sebbene a malincuore, declina l'offerta. Cosicché al suo posto viene scelta la giovane Tippy Hedren (la madre di Melanie Griffith e nonna di Dakota Johnson).



Fino a quando il destino, quel 14 settembre del 1982, si fa beffa di lei, che era stata tanto abile a guidare su quella famigerata strada serpeggiante durante "Caccia al ladro", ora, con quella stessa strada la uccide. In macchina con la donna c'è la figlia più giovane, Stephanie, che, però, si salva. La principessa Grace, purtroppo, muore poche ore dopo.
Al suo funerale, sotto tutti gli onori ufficiali, nel corteo figura pure un commosso Cary Grant.



Per anni le hanno attribuito flirt, storie varie, ma solo forse un paio di queste sono state confermate. Nessuna delle altre hanno mai avuto fondamento. E a dispetto di tutti i pettegolezzi, Grace Kelly rimane quella che mio padre amava tanto, una delle donne più belle ed eleganti che hanno fatto brillare Hollywood. Stan Laurel era emozionato quando in una sua lettera racconta di essere stato ospite della principessa Grace, a Monaco.
Insomma, era ben voluta per la sua raffinatezza e la sua leggiadria. Solo un destino infausto che ha deciso di portarla via troppo presto, ma Hollywood, come tutti, ne avrà sempre un geloso e caro ricordo.


Nessun commento:

Posta un commento